Secondo Galeotti [1930, p. 504], i conî delle monete da 2 lire del tipo "Re Eletto", nonostante rechino nel dritto la sigla f • di Ferraris, furono realizzati da Luigi Gori, incisore della zecca di Firenze.
Le monete da 2 lire in argento furono coniate dal 1860 al 1861, complessivamente, in 722.840 pezzi, per un totale di 1.445.680 lire [Carboneri 1915b, pp. 874-877, tab. B].
Tra le monete aventi la legenda del contorno composta dai tre motti fert, in incuso tra nodi e rosette, se ne possono trovare alcune in cui, seppur raramente, per la consunzione, deformazione o rottura, dovuta all'usura delle lettere f, e, r e t poste in incuso sulla ghiera, uno, due o tutti i tre motti si presentano alterati in fekt, fent, fept, feri, ffkt, ffrt, fih, fikt, fkrt, iiki o iirt. Più frequentemente, invece, può capitare che, per l'errata disposizione della ghiera, vi siano delle monete che presentano la legenda del contorno impressa al contrario, ossia quando i tre motti fert appaiono capovolti rispetto alla faccia del dritto.