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Carlo Felice di Savoia (1821-1831) · Regno di Sardegna

25 centesimi · 1829-1830

Scudo triangolare rialzato · ø 15 mm · 1,21/1,25 g · Ag

Carlo Felice di Savoia 1821 1831 Regno di Sardegna 25 centesimi 1829 1830 Scudo triangolare rialzato 15 mm 1,21 1,25 g Ag dritto
Carlo Felice di Savoia 1821 1831 Regno di Sardegna 25 centesimi 1829 1830 Scudo triangolare rialzato 15 mm 1,21 1,25 g Ag rovescio
  • Note tipologia keyboard_arrow_down

    Le monete da 25 centesimi si distinguono dalle altre monete in argento di Carlo Felice, oltre che per una serie di piccoli elementi, per una diversa interpretazione dell'effigie del re realizzata Giuseppe Ferraris, che nel 1828 subentrò ad Amedeo Lavy quale incisore della zecca di Torino.

    Il CNI [I, p. 449, n. 92], ripreso poi da altri autori, cataloga una moneta da 25 centesimi 1830 per Torino con il marchio l in losanga, di cui non si conosce alcun esemplare (occorrerebbe verificare l'esemplare segnalato nella collezione reale), e non cita invece quella con il marchio p in ovale, moneta reperibile con discreta facilità. A tale proposito occorre segnalare che il CNI, dopo avere ben descritto una moneta di riferimento, cataloga tutte le altre monete che seguono o con l'abbreviazione "Id." di idem o con la semplice indicazione della località ospitante la zecca. Quindi, è del tutto plausibile l'ipotesi che, in fase di catalogazione non si sia tenuto conto del cambio di marchio del direttore della fabbricazione della zecca di Torino, che nel 1830 divenne Andrea Podestà (identificato dal marchio p in ovale) in luogo di Filippo Lavy (identificato dal marchio l in losanga), oppure che gli autori che si sono riferiti al CNI, proprio in virtù di una non agevole consultazione del testo, non abbiano catalogato correttamente questa moneta. Noi riteniamo che la moneta in oggeto, catalogata dal CNI [ibid.], possa essere, in realtà, quella con il marchio p in ovale.

    Pagani [1982, p. 11, n. 124], ripreso poi da altri autori, cataloga la seguente moneta, riprendendola dal Dotti, Rolla [1927, p. 44, n. 119], i quali non citano alcuna fonte e verosimilmente si rifanno al quantitativo indicato da Carboneri [1915b, pp. 858-859, tab. B]: 25 centesimi 1830 Genova (135.020 pezzi coniati). Questa moneta non è stata catalogata né da Promis [II] né dal CNI [I]; inoltre, di questa moneta non si conosce alcun esemplare e si ritiene che il quantitativo di produzione segnalato da Carboneri [v. supra] sia stato usato per coniare, in quell'anno, monete da 25 centesimi in argento con date differenti.

    Le monete da 25 centesimi in argento furono coniate dal 1829 al 1830, complessivamente, in 524.950 pezzi, per un totale di 131.237 lire e 50 centesimi [Carboneri 1915b, pp. 856-859, tab. B].


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