Pagani [1982, p. 22, nn. 421, 425], ripreso poi da altri autori, cataloga le seguenti monete, riprendendole dal Dotti, Rolla [1927, p. 55, nn. 53, 57], che non cita alcuna fonte e verosimilmente si rifà ai quantitativi indicati da Carboneri [1915b, pp. 868-869, 872-873, tab. B]: 50 centesimi 1853 Torino (21.095 pezzi coniati) e 50 centesimi 1858 Torino (8.114 pezzi coniati). Queste monete non sono state catalogate dal CNI [I]; inoltre, di queste monete non si conosce alcun esemplare e si ritiene che i quantitativi di produzione segnalati da Carboneri [v. supra] siano stati usati per coniare, in quegli anni, monete da 50 centesimi in argento con date differenti. Tuttavia, occorre fare presente che anche la moneta da 50 centesimi datata 1855 per Torino (estremamente rara) non è stata catalogata dal CNI [I], così come, da quanto riportato da Carboneri [1915b, pp. 870-871, tab. B], non risulta che in quell'anno la zecca di Torino abbia coniato monete da 50 centesimi. Infine, Carboneri [ibid, pp. 868-869, tab. B] segnala una battitura di 9.268 pezzi di monete da 50 centesimi effettuata a Genova nel 1853. Poiché con questa data non si conosce alcuna moneta di Genova, egli ipotizza che il quantitativo di produzione segnalato sia stato usato per coniare, in quell'anno a Genova, le monete da 50 centesimi datate 1850; tuttavia, data l'assoluta rarità di queste ultime monete, questa ipotesi ci pare alquanto improbabile.
Le monete da 50 centesimi in argento furono coniate dal 1850 al 1861, complessivamente, in 1.107.523 pezzi, per un totale di 553.761 lire e 50 centesimi, esclusi i pezzi datati 1850 per Genova e Torino, 1855 per Torino e 1861 per Milano, di cui non si conoscono i quantitativi [Carboneri 1915b, pp. 866-877, tab. B].