Durante il regno d'Italia, il corso legale delle monete di bronzo, ogni pagamento tra privati, era limitato ad 1 lira; lo Stato, tuttavia, aveva l'obbligo di riceverle senza limite di somma nelle casse pubbliche [Carboneri 1915b, p. 296].
Le monete da 5 centesimi in bronzo furono coniate dal 1861 al 1867, complessivamente, in 493.808.882 pezzi, per un totale di 24.690.444 lire e 10 centesimi [Carboneri 1915b, pp. 902-903, tab. D1].