Questa moneta d'oro da L. 100.000, è stata coniata nel 1999, dalla Zecca di Stato di Roma, in 5.047 esemplari proof per celebrare la riapertura della Basilica di San Francesco di Assisi e delle porte della città. Il tipo del dritto raffigura la veduta della facciata della Basilica; il tipo del rovescio raffigura il rosone della Basilica. L'incisione dei conî è opera di Roberto Mauri.
La L 500/1993 autorizza il Tesoro dello Stato a coniare ed emettere il tipo monetale, celebrativo o commemorativo, da L. 100.000; tuttavia, essendo questo tipo di moneta destinata ai soli collezionisti e non esistendo alcuna moneta metallica di questo taglio destinata alla circolazione ordinaria, non è stato fissato alcun potere liberatorio. Per quanto concerne, invece, questa specifica emissione celebrativa della Basilica di San Francesco di Assisi, il DM 1999a approva il programma di emissioni numismatiche, di speciale fabbricazione a corso legale per collezionisti, per l’anno 1999, mentre il DM 1999p autorizza il Tesoro dello Stato ad emettere la moneta in oggetto; inoltre, definisce le sue caratteristiche tecniche ed artistiche, con la conseguente approvazione del tipo. Il successivo DM 1999r stabilisce il contingente da coniare, in valore nominale, in L. 600.000.000 (6.000 pezzi), poi rideterminato dal DM 2001k, in base alle monete effettivamente prenotate, in L. 504.700.000 (5.047 pezzi); inoltre, il medesimo decreto, determina il suo corso legale a decorrere dal 20 dicembre 1999. Infine, determina il prezzo unitario di vendita al pubblico della moneta, in L. 750.000 (IVA inclusa), ed i relativi termini di prenotazione, validi fino al 20 marzo 2000.
Questa moneta, che rientra tra quelle di speciale fabbricazione a corso legale per collezionisti, non fu coniata per la circolazione ordinaria e l'intero contingente prodotto fu venduto, dalla Zecca di Stato, ai privati che ne fecero richiesta.
In forza della L 309/1968, la Zecca dello Stato fu autorizzata a fornire monete nazionali a corso legale, anche di determinata fabbricazione o di speciale scelta, confezionate - prima solo nella versione fior di conio e successivamente anche nella versione proof - in appositi contenitori, ad enti, associazioni o privati italiani o stranieri. Le monete proof (fondo specchio) sono monete i cui tondelli sono stati sottoposti, prima della coniazione della moneta, ad una particolare lavorazione che ne ha reso i fondi a specchio. Questo procedimento è diffuso nelle attuali monete per collezionisti, che, pur essendo a tutti gli effetti equiparate alle monete normali in fior di conio ed avendo corso legale, non sono immesse in circolazione ma vendute dalle Zecche nazionali, ai collezionisti, ad un costo superiore al loro valore nominale.
La Repubblica italiana ha emesso, dal 1993 al 2001, delle monete d'oro da L. 100.000 e L. 50.000, coniate in proof, dedicate alle più famose architetture italiane. Queste monete, non furono coniate per la circolazione ordinaria, in quanto il loro valore intrinseco era notevolmente superiore a quello nominale. Esse, pertanto, rientrano nelle monete di speciale fabbricazione a corso legale per collezionisti, commercializzate dalla Zecca di Stato, ed ebbero corso legale fino al 28 febbraio 2002 [L 388/2000].